Verdi risaie anche in Autunno. Video di Liborio Butera.

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Alcune delle nostre risaie sono state “inverdite” grazie ad un erbaio di Loietto, triticale, ravizzone, Rafano, Veccia villosa e anche qualche Lupino. L’erbaio sarà destinato a sovescio primaverile. Ne parliamo in questo video di Liborio Butera.

Altre risaie per il riso Zaccaria.

La nostra azienda cresce e con la campagna 2008 saranno 210 gli ettari coltivati a riso. Aumenta la superficie di 45 ettari (ecco in foto alcuni dettagli delle nuove risaie: Link1, Link2) ma anche il nostro impegno dedicato a questo cereale che ci sta dando grandi soddisfazioni.

Le rane, tradizione culinaria della mia terra.

Le rane occupano uno spazio importante nella tradizione risicola piemontese e della mia zona, il risotto con le rane, le rane in umido e fritte fanno parte assieme alla panissa dei piatti più tradizionali della Baraggia. Sono un’occasione di festa oltre che un modo per ricordare il cibo povero degli anni più difficili.
Fino a pochi anni fa non era raro trovare nei mercati dei paesi risicoli le signore che ai banchi vendevano le rane e le pulivano all’istante per i clienti. Ora purtroppo questa figura caratteristica non c’è più anche se le signore che pescano lungo le strade non mancano e da alcune di queste è anche possibile acquistare qualche chiletto di rane pulite. Oggi pare che gustare un piatto di rane sia poco corretto o meglio che gustando questa prelibatezza si rischi di urtare la sensibilità di molti animalisti (così mi è stato detto in questi ultimi giorni). Io, animalista vero oltre che difensore convinto della natura e della biodiversità mi stupisco di questo atteggiamento e di queste preoccupazioni; le rane stanno affrontando un momento difficile e sicuramente la tipologia di gestione della risaia utilizzata in questi ultimi anni non le ha aiutate, così come la strage di anfibi determinata dal continuo transitare di auto lungo le strade delle nostre campagne, ma sono comunque lontane dallo scomparire perché il nostro ambiente è perfettamente in grado di garantire la loro sopravvivenza.
Oggi durante il pranzo della Curmaja gusteremo nel segno della tradizione le rane, lo faremo serenamente e con molto rispetto nei confronti di quest’animale, con la consapevolezza che le soluzioni per aiutare la ripopolazione di questi preziosi afibi andrebbe ricercata con maggior saggezza (e di questo ne parleremo più approfonditamente in futuro, magari citando anche la coltivazione del riso in asciutta assolutamente negativa dal nostro punto di vista per ragioni ambientali e produttive).

Verdi Risaie.

Veccia villosa, Loietto Italico, Ravizzone, Rafano, Triticale e anche qualche Lupino, con le loro prime foglioline stanno colorando di verde alcune nostre risaie. il riso sant’Andrea è stato raccolto da circa un mese, i residui colturali (paglie) sono stati trinciati, il terreno è stato arato e poi erpicato; quando pronto abbiamo seminato e grazie alle pioggie di fine settembre la germinazione è stata ottimale e l’erbaio si sta sviluppando molto bene.
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Il ritorno della cicogna, stessa risaia ma scenario diverso.

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Dopo un paio di mesi di inspiegabile presenza saltuaria nelle nostre risaie le cicogne sono tornate e sono riuscito a fotografarle proprio nella stessa risaia in cui ero riuscito ad immortalarne una nello scorso mese di maggio mentre consumava il proprio pasto tra le piantine in piena crescita di riso Carnaroli.
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Diario di Campagna: piove, interrotta la mietitura. In compenso ieri è arrivata Alice (giornata storica).

La mietitura del nostro riso si è interrotta bruscamente martedì sera, qunado un aserie di minuscole goccioline ha cominciato a cadere sulle nostre risaie. Via via le goccioline si sono fatte più intense e numerose e ad oggi, nel momento in cui scrivo, non hanno ancora cessato di cadere. Nel frattempo ieri è arrivata con nostra grande gioia Alice, in una giornata che definirei storica in quanto siamo finalmente usciti dall’isolamento.

I nostri campi al momento si presentano così:

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a 10 giorni dalla mietitura (riso Carnaroli), parzialmente allagate e con evidenti ricacci verdi.

La Baraggia Biellese e Vercellese alle prese con i soliti problemi idrici. Diversi ettari di risaia già distrutti dalla siccità.

C’è grande amarezza in questi giorni in Baraggia, terra di pregiato riso DOP italiano (fresco di riconoscimento), da diversi giorni alle prese con gravi problemi di scarsità idrica. E’ una storia che si ripete, è bastato il mese di luglio meno piovoso degli ultimi anni (come segnalato dall’osservatorio di Oropa è dal 1984 che non si verificava un mese di luglio così scarso di precipitazioni) per cadere in una crisi profonda. Eppure dopo le preoccupazioni di inizio campagna le notevoli piogge che hanno caratterizzato la primavera sembravano aver messo al sicuro la campagna ma così non è stato.

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