Verso la fine della mietitura in apprensione per il maltempo.

Siamo circa a sei giorni lavorativi dalla fine della mietitura 2019. Da raccogliere in campo abbiamo ancora alcuni tra i nostri risi più pregiati come i biologici e le varietà rosse e nere. Siamo un po’ in apprensione perché il clima si sta facendo ostile e le previsioni meteo non sono per nulla rassicuranti , con la pioggia che potrebbe essere la protagonista assoluta dei prossimi dieci giorni.

Distruzione soia biologica.

In questi giorni si è resa necessaria la distruzione della nostra soia biologica. La presenza eccessiva di infestanti, la produzione limitata, i tempi lunghi da attendere per la raccolta e la necessità di seminare il loietto per la pacciamatura verde 2020, ci hanno imposto la distruzione della produzione. Quella che può sembrare un’ operazione scellerata, in realtà rappresenta per noi una semplice fase di preparazione del terreno per la coltivazione di riso biologico nella prossima annata.

Se la prima foto può lasciare qualche dubbio, la seconda, con la trattrice impegnata nella trinciatura, mostra la reale infestazione del campo. In queste condizioni la soia sarebbe maturata verso fine mese assieme ad una grande quantità di semi di giavone, l’ erbaccia più infestante e complicata della risaia che siamo costantemente impegnati a debellare.

In Agricoltura Biologica questi sono interventi necessari. Le opzioni a disposizione e i tempi sono decisamente più ristretti. Spiace immensamente distruggere una coltura ma è l’ unico modo per poter produrre l’ anno successivo. E’ la nostra esperienza ad imporci le regole di lavoro e nei nostri campi biologici, riusciamo a produrre riso solo ad anni alterni. Quello che può sembrare strano è per noi un successo che ci riempie di orgoglio. A differenza di quanto si pensi l’ Agricoltura Biologica è molto difficile e non perdona errori, soprattutto per chi come noi, non accetta compromessi.

Queste ultime due foto mostrano le parti più belle e che abbiamo sperato sino all’ ultimo di poter raccogliere ma non ci siamo riusciti. Ora spazio al loietto e all’ anno che verrà. La soia è una grande miglioratrice del terreno, grazie alla sua radice fittonante e alla simbiosi con batteri azoto fissatori.

Torna il verde tra le risaie.

Il Loietto seminato a fine settembre spunta tra le paglie lasciate dal riso appena raccolto. Il Loietto italico, chiamato anche Loiessa o Loglio d’ Italia, è una graminacea straordinaria che si sta rivelando estremamente sinergica per la nostra risicoltura integrata e sostenibile. Nelle nostre risaie il loietto ha la funzione di dare una copertura vegetale al terreno durante i mesi freddi, migliorando la fertilità del terreno che arricchisce con le sue radici e la sua massa verde. Il loietto crescerà nelle nostre risaie per circa sei – sette mesi per poi essere interrato con il sovescio.

Una splendida giornata.

I colori della mietitura quando splende il sole come oggi sono incantevoli. Il nostro riso Carnaroli è completamente maturo ed il giallo è ormai la colorazione predominante. Il contrasto con le vicine montagne è netto. Il Monte rosa è sempre protagonista, riesce sempre a catturare il nostro sguardo.