Nubi minacciose e cariche di grandine lambiscono le nostre risaie.

Nel tardo pomeriggio di oggi abbiamo vistro transitare davanti ai nostri occhi e alle nostre risaie una preoccupante perturbazione che ha scaricato venti e violente grandinate a pochi chilometri dalla nostra azienda.

E’ difficile descrivere l’ apprensione con cui viviamo questi momenti che possono segnare un’ annata di lavoro. Il momento inoltre è quello peggiore in quanto le piante di riso non hanno più il tempo per recuperare perchè la grandine va a colpire direttamente la pannocchia, provocando sgranamento.

Quanti risi…

Qunto ci piace il riso… Spesso sento dire che in Italia abbiamo troppe varietà di riso, è abominevole. La bellezza e la forza del riso italiano sta nella sua moltitudine di varietà. Oggi in assortimento abbiamo ben 13 tipologie di riso, tutte completamente autoprodotte, dalla risaia al pacchetto finito. Sono tante, tanti direbbero troppe ma a noi piacciono tutte moltissimo. A ottobre saranno 14 e l’ultimo arrivato aggiungerà un tocco di storia e di sapore centenario in più a quel patrimonio di cultura, tradizione e innovazione con cui lavoriamo tutti i giorni.

 

La Resatrice.

La resatrice è uno strumento fondamentale in risicoltura, in quanto permette di valutare la resa alla lavorazione e le caratteristiche del chicco di una piccola quantità di riso grezzo. Di fatto si tratta di un’impianto di pilatura in miniatura.

In foto il nostro gioiellino, una resatrice universale Baragioli anni ’70.

Sushi



Raffigurati in foto alcuni makizushi preparati dal sottoscritto con riso Sant’Andrea DOP. Ovviamente non sono fatti alla perfezione ma è tutt’altro che semplice. Il sushi è uno straordinario modo per condire il riso che non poteva che conquistarci. Si prepara utilizzando riso a grana tonda sbiancato completamente. Oltre ai tradizionali risi giapponesi si possono utilizzare anche le varietà italiane come il selenio a patto che siano ben lavorate e che non mantengano molti residui dell’embrione. Io utilizzo con ottimi risultari il Sant’Andrea e il Baldo, ovviamente Zaccaria. Per la cottura del riso per ragioni di tempo utilizzo una semplice bollitura. Scolato il riso lo lascio raffreddare in un contenitore piano e lo condisco con aceto di riso insaporito con sale e zucchero. Per la preparazione dei Makizushi (letteralmente sushi arrotolato) serve l’apposito tappetino, il Makisu, su cui si dispone l’alga nori (io preferisco di gran lunga quelle arrostite a quelle essiccate) sopra cui si adagia il riso. Disposto il riso si aggiunge la salsa wasabi ed ingredienti di vario genere. Si arrotola, si lascia riposare e infine si taglia. Presto altri dettagli…

Risotto al Raschera d’Alpeggio con riduzione di Barbaresco. Barbaresco Abrigo.

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Risotto mantecato al Raschera d’Alpeggio (preparazione di un risotto base al vino bianco di riso Carnaroli, con brodo di verdure e mantecatura con Raschera d’Alpeggio) accompagnato da riduzione di Barbaresco, disposta in un’incavo creato a cucchiaio nel risotto.
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A guarnitura erba cipollina e pepe nero che impreziosiscono di sapori il risotto e si inseriscono bene nell’abbinamento con il Barbaresco Abrigo e la sua riduzione.
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