

Il Riso più buono che ci sia.
La gamma 2020 di riso biologico Zaccaria che comprende le varietà che hanno dimostrato negli anni la miglior adattabilità al nostro metodo di coltivazione naturale, la pacciamatura verde. Lo storico riso Rosa Marchetti, il riso Selenio dal chicco tondo e cristallino e il riso loto dal chicco lungo di grande tradizione italiana. Ad accomunare questi risi è la rapidità di crescita e di sviluppo, caratteristica essenziale per poter raggiungere con il nostro metodo biologico l’ elevato profilo qualitativo che ci caratterizza. Sono infine risi di grande sapore e consistenza, con un’ eccellente tenuta alla cottura e una cremosità che li rende perfetti per risotti all’ onda e per un’ infinità di altre preparazioni.
Ultimi istanti di fioritura per il nostro riso biologico Loto (tipologia Ribe). Per la fioritura del riso settembre è un mese che nasconde parecchie insidie in quanto le temperature notturne in Baraggia scendono non di rado sotto i 13° Celsius (temperatura che rappresenta per il riso un limite al di sotto di cui sono frequenti gli aborti fiorali). Questo costituisce un grande rischio per la produzione in quanto ogni chicco di riso deriva da un singolo fiore fecondato. Noi approfittiamo della rusticità di Loto, una varietà di riso che coltiviamo da più di 30 anni, per spingere la coltivazione un po’ al limite. In agricoltura biologica non ci sono molte alternative e la nostra tecnica colturale prevede la semina a fine maggio. Anche quest’ anno la fioritura si è comunque conclusa bene e i nostri campi stanno proseguendo tutti verso la maturazione, siamo stati fortunati ma la fortuna aiuta gli audaci.
Da questa splendida pannocchia di riso Carnaroli 2020 in maturazione si può notare come le cariossidi siano ben formate e di grandi dimensioni. La stagione sta procedendo molto bene, perfetta nei tempi e con i migliori auspici dal punto di vista qualitativo.
In primo piano riso biologico Loto, DOP riso di Baraggia biellese e vercellese. Quasi ultimata la fioritura, ci accingiamo a togliere l’ acqua dalle risaie. La raccolta è prevista per il 10 ottobre.
In una splendida giornata di fine agosto è suggestivo il contrasto tra il nostro riso Carnaroli in maturazione e i girasoli sbocciati da poco più di una settimana.
In questa risaia biologica la pacciamatura naturale di loietto (fieno), è talmente fitta da aver impedito in alcuni punti al riso di emergere. La grande massa di erba sommersa apporta al riso tutti i nutrienti di cui ha bisogno e le piante possono così moltiplicare in gran misura i propri culmi in quella fase fenologica straordinaria che è l’ accestimento.
Packaging rinnovato per il nostro riso Rosa Marchetti biologico coltivato in modo naturale. Abbiamo optato per una confezione semplice in pregiato cartoncino di pura cellulosa. Il colore rosa tenue oltre al nome evoca la delicatezza e la leggerezza di questo straordinario riso, frutto di sapiente lavoro e grande tecnica di coltivazione.
Le cicogne sono una delle componenti più belle ed affascinanti del nostro territorio. I passaggi di cicogne sulle nostre risaie sono frequenti ma non è per nulla semplice immortalarle in video o fimati. Questo splendido esemplare è stato da noi avvistato in una risaia biologica al momento coltivata a loietto.
Con grande soddisfazione anche quest’ anno il riso Carnaroli Zaccaria inizierà il suo ciclo nella prima parte del mese di aprile.
Vivere in campagna è un privilegio. In questi giorni in cui il coronavirus Covid-19 ha costretto al lockdown metà della popolazione mondiale, ci sentiamo dei privilegiati. I nostri terreni, le nostre risaie, sembrano un’ enorme giardino che dona un senso di libertà e di sicurezza che ci riempie il cuore. Tutto questo attenua solo in parte il dolore che proviamo per tutte le persone colpite e che stanno soffrendo e lottando contro un virus spietato e crudele. Covid-19 non ha risparmianto persone a noi care e gli effetti della crisi che ne è scaturità stanno mettendo in difficoltà persone e aziende con cui collaboriamo da anni e a cui siamo profondamente legati. I contatti sociali rappresentano la parte più bella e gratificante del nostro lavoro.
L’ aratura è una delle operazioni colturali più comuni e caratteristiche che consiste nel tagliare e rivoltare il terreno. E’ una pratica che ha un grande senso di transizione e rinnovamento, cancellando tutte le tracce presenti e portando in superficie terreno puro, riposato e pronto per essere coltivato. Visivamente un campo appena arato da un senso di pace, all’ olfatto idem, il profumo di terra può essere dolce e inebriante.
L’ aratura può essere sostenibile quando è anche sovescio. In questo caso infatti è stato contemporaneamente interrato un erbaio di loietto di cinque mesi che contribuirà a migliorare la struttura e la fertilità di queste risaie.
Le ultime risaie ancora sommerse ci regalano verso la fine dell’ inverno alcuni splendidi panorami. Le alpi biellesi sono ancora innevate e dominano la vista rispecchiandosi nell’ acqua.
La sommersione invernale delle risaie è una pratica inusuale in cui noi crediamo molto. Migliora la fertilità dei nostri terreni e li mantiene vivi e attivi anche durante il freddo inverno. Le risaie sommerse anche in questa stagione rappresentano una preziosa risorsa per l’ avifauna. Al calare del sole lo starnazzare delle anitre selvatiche è una costante che rompe la quiete della notte.
Alle nostre latitudini una semina al 22 febbraio è decisamente insolta, anche se si tratta di Loietto biologico.