L’abbattimento degli erbai per la pacciamatura verde.

La risaia biologica Zaccaria durante la fase di abbattimento dell’erbaio per la creazione dello strato di pacciamatura verde.
Il trattore traina un rullo che abbatte al suolo l’erba che farà da pacciamatura vegetale.
Le tracce lasciate dal passaggio del trattore per la semina vengono cancellate dal rullo.

Appena conclusa la semina procediamo con l’abbattimento dell’erbaio e con la sommersione della risaia. Si tratta di operazioni quasi simultanee, cerchiamo di fare tutto nel minor tempo possibile, seguiranno le fasi della germinazione che sono molto delicate.

L’abbattimento dell’erbaio è un’operazione molto semplice che consiste nello stendere l’erba a contatto col terreno. Questo costituirà lo strato di pacciamatura che proteggerà il riso dallo sviluppo delle erbe infestanti. Il riso seminato rimane disposto in parte tra il terreno e lo strato di pacciamatura e in parte anche tra l’erba della pacciamatura stessa.

Semina riso Rosa Marchetti biologico su pacciamatura verde.

Il passaggio del trattore con il seminatore centrifugo che sparge a spaglio la semente di riso Rosa Marchetti biologico
Le ruote del trattore calpestando l’erbaio tracciano corsie.
L’erbaio è molto sviluppato, seminato nella prima decade di ottobre 2020 è in campo da più di 7 mesi.
L’erbaio è composto principalmente da loietto che in questo momento ha quasi completato la fioritura.
Le spighe di loietto danno all’erbaio un’aspetto lucido e quasi vellutato.

Il Rosa Marchetti è la varietà di riso con cui abbiamo fatto più sperimentazione in risicoltura biologica, mettendo a punto la nostra tecnica colturale e facendo esperienza. Con questo riso abbiamo imparato a produrre riso biologico con costanza e buoni risultati ma siamo passati anche attraverso momenti molto difficili e deludenti. Fare agricoltura biologica senza compromessi nasconde molte insidie. Significa rinunciare a gran parte della tecnica agronomica degli ultimi decenni. Le produzioni in agricoltura biologica non sono garantite ma sempre a rischio. Il momento della semina è il più bello, il difficile viene dopo.

Il Rosa marchetti è una storica cultivar originaria del nostro territorio, la Baraggia, luogo dove è stata anche scoperta la sua grande attitudine verso l’agricoltura naturale e biologica. Ha una pianta che cresce molto velocemente, diventa piuttosto alta e compete molto con le erbe infestanti della risaia. Riesce ad emergere anche molto bene attraverso le fitte trame della pacciamatura verde delle nostre risaie e sembra perfetta per l’agricoltura naturale.

Riso Biologico Zaccaria

La gamma 2020 di riso biologico Zaccaria che comprende le varietà che hanno dimostrato negli anni la miglior adattabilità al nostro metodo di coltivazione naturale, la pacciamatura verde. Lo storico riso Rosa Marchetti, il riso Selenio dal chicco tondo e cristallino e il riso loto dal chicco lungo di grande tradizione italiana. Ad accomunare questi risi è la rapidità di crescita e di sviluppo, caratteristica essenziale per poter raggiungere con il nostro metodo biologico l’ elevato profilo qualitativo che ci caratterizza. Sono infine risi di grande sapore e consistenza, con un’ eccellente tenuta alla cottura e una cremosità che li rende perfetti per risotti all’ onda e per un’ infinità di altre preparazioni.

Fiori di Loto bio

Ultimi istanti di fioritura per il nostro riso biologico Loto (tipologia Ribe). Per la fioritura del riso settembre è un mese che nasconde parecchie insidie in quanto le temperature notturne in Baraggia scendono non di rado sotto i 13° Celsius (temperatura che rappresenta per il riso un limite al di sotto di cui sono frequenti gli aborti fiorali). Questo costituisce un grande rischio per la produzione in quanto ogni chicco di riso deriva da un singolo fiore fecondato. Noi approfittiamo della rusticità di Loto, una varietà di riso che coltiviamo da più di 30 anni, per spingere la coltivazione un po’ al limite. In agricoltura biologica non ci sono molte alternative e la nostra tecnica colturale prevede la semina a fine maggio. Anche quest’ anno la fioritura si è comunque conclusa bene e i nostri campi stanno proseguendo tutti verso la maturazione, siamo stati fortunati ma la fortuna aiuta gli audaci.

Riso Biologico Loto

In primo piano riso biologico Loto, DOP riso di Baraggia biellese e vercellese. Quasi ultimata la fioritura, ci accingiamo a togliere l’ acqua dalle risaie. La raccolta è prevista per il 10 ottobre.

Riso Biologico Loto, piante in accestimento e pacciamatura naturale.

In questa risaia biologica la pacciamatura naturale di loietto (fieno), è talmente fitta da aver impedito in alcuni punti al riso di emergere. La grande massa di erba sommersa apporta al riso tutti i nutrienti di cui ha bisogno e le piante possono così moltiplicare in gran misura i propri culmi in quella fase fenologica straordinaria che è l’ accestimento.

Erbaio biologico

Il nostro erbaio biologico prosegue il suo sviluppo in attesa di diventare pacciamatura verde per il riso nella prossima primavera. La qualità dell’ erbaio, la sua uniformità ed il suo adeguato sviluppo sono determinanti per la buona riuscita di questa tecnica colturale.

Distruzione soia biologica.

In questi giorni si è resa necessaria la distruzione della nostra soia biologica. La presenza eccessiva di infestanti, la produzione limitata, i tempi lunghi da attendere per la raccolta e la necessità di seminare il loietto per la pacciamatura verde 2020, ci hanno imposto la distruzione della produzione. Quella che può sembrare un’ operazione scellerata, in realtà rappresenta per noi una semplice fase di preparazione del terreno per la coltivazione di riso biologico nella prossima annata.

Se la prima foto può lasciare qualche dubbio, la seconda, con la trattrice impegnata nella trinciatura, mostra la reale infestazione del campo. In queste condizioni la soia sarebbe maturata verso fine mese assieme ad una grande quantità di semi di giavone, l’ erbaccia più infestante e complicata della risaia che siamo costantemente impegnati a debellare.

In Agricoltura Biologica questi sono interventi necessari. Le opzioni a disposizione e i tempi sono decisamente più ristretti. Spiace immensamente distruggere una coltura ma è l’ unico modo per poter produrre l’ anno successivo. E’ la nostra esperienza ad imporci le regole di lavoro e nei nostri campi biologici, riusciamo a produrre riso solo ad anni alterni. Quello che può sembrare strano è per noi un successo che ci riempie di orgoglio. A differenza di quanto si pensi l’ Agricoltura Biologica è molto difficile e non perdona errori, soprattutto per chi come noi, non accetta compromessi.

Queste ultime due foto mostrano le parti più belle e che abbiamo sperato sino all’ ultimo di poter raccogliere ma non ci siamo riusciti. Ora spazio al loietto e all’ anno che verrà. La soia è una grande miglioratrice del terreno, grazie alla sua radice fittonante e alla simbiosi con batteri azoto fissatori.

Riso Rosa Marchetti integrale con mandorle, calamari e gamberi.

Il riso integrale, estremamente ricco dal punto di vista nutrizionale, offre ampie possibilità di utilizzo in cucina. I tempi di cottura, spaventano sempre meno e sono generalmente meno lunghi di quanto si pensi. Riteniamo sia anche cambiato l’ approccio a questi risi, con preparazioni sempre più sfiziose e ricche di gusto che ne rendono molto piacevole il consumo.

Il Rosa Marchetti integrale Zaccaria è un riso buonissimo, decisamente saporito e veloce da cuocere. E’ prodotto con metodologie completamente naturali, in Agricoltura Biologica e con la tecnica della pacciamatura verde. Nell’ occasione è stato lessato e condito con un sugo di mandorle tritate, calamari a pezzi e gamberi.

Soia biologica – rotazione colturale in risaia.

Abbiamo seminato soia (Glycine max) in alcune nostre risaie biologiche per fare rotazione colturale. La rotazione con soia è una pratica molto consigliata perchè migliora la fertilità del terreno, migliorandone la struttura e arricchendolo in nutrienti fondamentali come l’ azoto. Nei Nostri terreni di Baraggia, argillosi e compatti la soia non ha vita facile e spesso viene sopraffatta dalle infestanti, soprattutto il giavone. Per ovviare a questo inconveniente la seminiamo molto fitta ma questo spesso non basta e la produzione viene compromessa e ci spinge a distruggere l’ intero raccolto per evitare che le infestanti come il giavone compiano il proprio ciclo lasciando i propri semi sul terreno. Il nostro obiettivo è produrre riso biologico e per farlo bene siamo disposti anche a sacrificare il raccolto delle rotazioni che facciamo. Ora siamo in una fase in cui non siamo ancora in grado di dire se riusciremo a raccogliere un po’ di soia. Alcune parti della risaia, come si vede bene nella terza foto sono compromesse e verranno distrutte mediante trinciatura. Altre parti, dove la soia è riuscita a svilupparsi bene, potrebbero anche andare a produzione ma lo vedremo bene nelle prossime settimane.

Risaie bio – Malva Alcea


Risaie biologiche coltivate con la tecnica della pacciamatura verde nel momento della germinazione del riso. In questa fase la risaia richiete molta attenzione. L’ acqua di sommersione è di fondamentale importanza per la germinazione ma al tempo stesso porta la grande massa di erba (loietto) utilizzata per la pacciamatura a fermentare. I passaggi di monitaggio in risaia si fanno pertanto molto frequenti e spesso sono allietati dalla flora spontanea presente negli argini. In questo caso Malva alcea L.

Pacciamatura verde

La pacciamatura verde è la tecnica che utilizziamo nelle nostre risaie biologiche e che prevede la creazione di un letto di erba (Loietto) che serve ad oscurare il terreno e ad impedire alle erbe infestanti di svilupparsi. Le risaie in foto sono pronte per la semina del riso Rosa Marchetti che andremo a distribuire prima della sommersione.

E’ una tecnica solo apparentemente semplice. Nel video che segue le operazioni di abbattimento dell’ erbaio di loietto e la preparazione del letto di semina.

Flora in risaia bio.

A poco più di tre settimane dalla semina una delle nostre risaie coltivate in agricoltura biologica si presenta con una folta vegetazione di erbe spontanee ed infestanti che andranno a competere con il nostro riso. Queste erbe sono facilmente distinguibili grazie alla forma più rotondeggiante del fogliame. Più complicata da notare è la presenza di giavone (l’ erba più complicata e penalizzante per la coltivazione del riso) perchè in queste fasi più simile alla pianta del riso.