


Il Riso più buono che ci sia.
Questa sera rincasando siamo riusciti a fotografare il cucciolo di civetta che da qualche giorno scorrazza per la nostra cascina. I rapaci notturni sono uccelli bellissimi ma difficili da fotografare. Siamo stati fortunati.
Tra le limpide acque di una canalina di irrigazione delle nostre risiae abbiamo incontrato una meravigliosa tartaruga.
In piena estate capita spesso di ritrovarsi alle 21,30 a camminare tra i campi in cerca di relax e per rimanere estasiati dagli straordinari colori che l’ arco alpino ci regala. La campagna è anche profumi e rumori.
A 40 giorni dalla semina il riso biologico è in piena crescita. L’ emergenza dalla pacciamatura verde non è stata molto omogenea. il 2019 è stata un annata in cui la fase di germinazione è stata molto complessa e difficile e molte piante non sono riuscite a svilupparsi. Siamo comunque soddisfatti.
Aggiornamento al 15 luglio 2019
Risaie biologiche coltivate con la tecnica della pacciamatura verde nel momento della germinazione del riso. In questa fase la risaia richiete molta attenzione. L’ acqua di sommersione è di fondamentale importanza per la germinazione ma al tempo stesso porta la grande massa di erba (loietto) utilizzata per la pacciamatura a fermentare. I passaggi di monitaggio in risaia si fanno pertanto molto frequenti e spesso sono allietati dalla flora spontanea presente negli argini. In questo caso Malva alcea L.
Il Giro 2019 ci ha onorato del passaggio tra le nostre risaie di Baraggia.
La pacciamatura verde è la tecnica che utilizziamo nelle nostre risaie biologiche e che prevede la creazione di un letto di erba (Loietto) che serve ad oscurare il terreno e ad impedire alle erbe infestanti di svilupparsi. Le risaie in foto sono pronte per la semina del riso Rosa Marchetti che andremo a distribuire prima della sommersione.
E’ una tecnica solo apparentemente semplice. Nel video che segue le operazioni di abbattimento dell’ erbaio di loietto e la preparazione del letto di semina.
La semina del riso biologico si avvicina. Nei prossimi giorni provvederemo all’ abbattimento dell’ erbaio e alla semina dei risi Rosa Marchetti e Loto. Tutto questo verde servirà a proteggere e a nutrire il nostro riso.
Il transito del gregge di pecore è sempre un momento speciale nella vita dei campi. A rendere curiosi questi due video sono anche le nostre risaie sullo sfondo. Nel video in alto siamo al 19 maggio 2019 e le risaie sono pronte per la semina in acqua (le ultime semine, quelle più tardive con i risi a ciclo corto). Nel video seguente siamo invece al primo marzo 2019 con le risaie quasi a fine sommersione invernale e con ciò che resta della coltivazione 2018 ben in evidenza.
Livelliamo a controllo laser i nostri terreni dal lontano 1989. La livella è diventato in questi anni uno strumento di fondamentale importanza per la moderna risicoltura. Quest’ anno le condizioni climatiche ci hanno consentito di livellare quasi tutte le nostre risaie. Non accadeva da diversi anni e siamo molto contenti. Nelle nostre terre di Baraggia non è cosa semplice, per livellare bene il terreno non deve essere umido.
Uno degli aspetti più belli degli erbai autunno – vernini è il vedere la risaia sempre piena di vita con le cicogne come ospiti fissi.
A poco più di sei mesi dalla semina l’ erbaio è pronto per essere terminato con l’ aratura nella pratica che viene chiamata sovescio. Prima dell’aratro provvederemo a distribuire un po’ di lolla (ora disposta in cumuli) per aggiungere fertilità al terreno. La lolla è un sottoprodotto della lavorazione del riso che otteniamo dalla sbramatura del riso grezzo (risone) nella nostra pileria. E’ l’ involuco più esterno della cariosside costituito dalle glumelle che rivestono il chicco di riso integrale.
Una breve descrizione delle pratiche agricole che hanno interessato negli ultimi anni tre anni le risaie dell’appezzamento di nome Vallona. I primi riferimenti scritti alla coltivazione del riso in questi terreni risalgono al 1608. Questi terreni facevano parte di quella che veniva chiamata: “regione della Vallona”.
I terreni sono ora coperti di un fitto manto erboso di loietto italico che nei prossimi giorni verrà interrato mediante aratura con la pratica del sovescio. L’ erbaio è stato seminato il 6 ottobre 2018 dopo la raccolta del riso Arborio ed una leggera lavorazione con erpice stellare. Il riso Arborio era stato seminato il 13 maggio 2018 direttamente su sodo. Come si può vedere nel video la risaia presenta ancora le stoppie del riso dell’ annata 2017 ed è rimasta sommersa per ben quattro mesi.
Queste sono pratiche agronomiche in cui crediamo molto e che ci danno grandi soddisfazioni per i benefici che danno alla fertilità del terreno ed all’ ambiente. L’ aspetto più bello sta nel vedere anche nei mesi invernali le risaie piene di vita.
Riso Carnaroli nelle prime fasi di germinazione con il coleoptile ben in evidenza. In primo piano una pianta di Alisma Plantago Aquatica, volgarmente chiamata cucchiao e che è una delle erbe infestanti più temibili della risaia.
L’ aratura è probabilmente l’ operazione agricola più significativa e prevede il taglio ed il rovesciamento del terreno. In Baraggia è sempre stata un’operazione ostica a causa della natura e della compattezza del terreno. In primo piano vediamo una grande zolla compatta e liscia, tipica dei nostri terreni. Con l’ aratura si interrano i residui colturali dell’ annata precedente e si espone per la coltivazione quella parte di terreno sottostante che ha praticamente riposato un anno. In questo caso si tratta di una risaia che è stata sommersa anche in autunno – inverno.
L’aratura ha inoltre un grande significato storico che meriterebbe di essere approfondito in modo accurato. I primi aratri risalgono a circa 6000 anni fa, i primi ritrovamenti in Mesopotamia, poche migliaia di anni dopo la nascita dell’ agricoltura (circa 10500 anni fa). Si pensa che sia stata proprio l’ invenzione dell’aratro e quindi l’aratura a permettere di compiere grazie all’ incremento della produzione i primi passi di sviluppo sociale.
L’aratura è un rito e a noi piace cercare di cogliere tutti gli aspetti che hanno caratterizzato nella storia questa pratica.
L’ erpicatura, la frantumazione delle zolle di terra, ultima fase della preparazione del letto di semina (quest’ anno un po’ polverosa). Alle spalle il verde degli erbai da sovescio che assieme alla lolla di riso (ora in cumuli) andrà a migliorare la fertilità dei nostri terreni.
Abbiamo aumentato la larghezza di lavoro della livella. Ora siamo a 6 metri. Più efficienza e tempi ridotti.
Preparato con riso Carnaroli, brodo vegetale (solo verdure e sale) e zucca disidratata coltivata e prodotta in Piemonte.
A partire dal primo gennaio 2019 è attivo il servizio di Fatturazione Elettronica. La nostra azienda si è attrezzata al meglio per poter operare senza difficoltà in questo nuovo sistema che abbiamo accolto positivamente. Per l’ emissione della fattura è necessario che ci venga comunicato il Codice Univoco SDI oppure l’ indirizzo di posta elettronica certificata.
Per varie ragioni la nostra azienda emetterà documento elettronico anche per le fatture estere (sarà comunque sempre disponibile anche la fattura in formato tradizionale per poter espeltare correttamente gli obblighi doganali).
Per quanto riguarda infine le fatture a noi emesse, il nostro Codice Univoco è: W7YVJK9
Riso Carnaroli 2018 in perfetto grado di maturazione per un annata che si sta rivelando di straordinaria qualità. E’ stata una stagione molto impegnativa dal punto di vista lavorativo con tutto il mese di marzo condizionato dal maltempo. Il sole ed il caldo dei mesi estivi ci hanno regalato un prodotto speciale che ci riempie di soddisfazione. Leggi tutto “Riso Carnaroli 2018”
+ di 6 mesi di erbaio per molte delle nostre risaie…
Leggi tutto “6 mesi di erbaio.”