Riso Nero di Baraggia, alcune considerazioni di carattere gastronomico.

Il riso Nero di Baraggia è un riso integrale a pericarpo nero della nuova varietà Otello. Coltivato in Baraggia assume caratteristiche particolari ma è presto per parlarne in quanto siamo solo al primo anno di coltivazione. Per quanto riguarda il suo utilizzo in cucina, si presenta come un riso decisamente versatile, semplice da cucinare e utilizzabile in molte preparazioni. Il suo amido è costituito esclusivamente da amilopectina, ha pertanto tempi di cottura ridotti rispetto ai tradizionali risi integrali. Il riso Nero di Baraggia cuoce in circa 20 minuti, tempo che si riduce con l’utilizzo della pentola a pressione.


Una volta cotto può essere utilizzato per molte preparazioni, in tortini con formaggi e verdure o anche con il pesce. Può essere servito in insalata o semplicemente saltato in padella con svariati ingredienti. E’ ottimo con i crostacei (anche se flambati). Nonostante i tempi leggermente più lunghi con il riso nero di Baraggia si può fare con ottimi risultati anche il risotto; può essere anche aggiunto in parte ad un tradizionale risotto ad esempio di riso carnaroli, creando un particolare effetto bianco/nero gradevole non solo agli occhi. Il riso Nero di Baraggia è una novità che merita di essere sperimentata, è un riso particolare di cui abbiamo capito solo una parte delle possibili applicazioni in cucina.

2 risposte a “Riso Nero di Baraggia, alcune considerazioni di carattere gastronomico.”

  1. Cercando di replicare (dai filmati di Liborio) le tue ricette, stiamo diventando riso-addicted!!
    Questa sera si sperimenta l’effetto bianco/nero.
    Il riso è favoloso!

  2. Grazie Sergio, mi fa piacere che i video di Liborio vi siano utili. L’effetto bianco/nero è particolare e piace un po’ a tutti.
    E’ vero, i buoni risotti danno dipendenza…
    A presto.

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