Riso Sant’Andrea: come ottenere il meglio da questa varietà tradizionale.

Il Sant’Andrea è una varietà di riso tipica della Baraggia Biellese e Vercellese. E’ indubbiamente un riso di gran pregio ma non essendo versatile come il Carnaroli, richiede maggior attenzione nella scelta delle ricette e dei metodi di cottura. Il riso Sant’Andrea ha un granello di dimensioni medio-grandi (è leggermente più piccolo del Carnaroli), durante la cottura aumenta di volume e cede amido, caratteristiche che lo rendono particolarmente indicato per la preparazione di risotti cremosi, minestre e preparati come gli arancini in cui è indispensabile che il riso leghi.


Durante la cottura assorbe molto bene i condimenti, può essere anche bollito ma è consigliabile farlo in molta acqua ed è indispensabile monitorare con attenzione la cottura, interrompendola quando il riso è ancora al dente. 

Il riso Sant’Andrea è in grado di dare grandi soddisfazioni in cucina, consiglio di utilizzarlo per minestre, facili da preparare, leggere e gustose e per i risotti saporiti come la panissa, il risotto allo zafferano, ai formaggi, alla salsiccia, ecc.

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