Panorami: risaie arate.

L’ aratura è una delle operazioni colturali più comuni e caratteristiche che consiste nel tagliare e rivoltare il terreno. E’ una pratica che ha un grande senso di transizione e rinnovamento, cancellando tutte le tracce presenti e portando in superficie terreno puro, riposato e pronto per essere coltivato. Visivamente un campo appena arato da un senso di pace, all’ olfatto idem, il profumo di terra può essere dolce e inebriante.

L’ aratura può essere sostenibile quando è anche sovescio. In questo caso infatti è stato contemporaneamente interrato un erbaio di loietto di cinque mesi che contribuirà a migliorare la struttura e la fertilità di queste risaie.

Aratura

L’ aratura è probabilmente l’ operazione agricola più significativa e prevede il taglio ed il rovesciamento del terreno. In Baraggia è sempre stata un’operazione ostica a causa della natura e della compattezza del terreno. In primo piano vediamo una grande zolla compatta e liscia, tipica dei nostri terreni. Con l’ aratura si interrano i residui colturali dell’ annata precedente e si espone per la coltivazione quella parte di terreno sottostante che ha praticamente riposato un anno. In questo caso si tratta di una risaia che è stata sommersa anche in autunno – inverno.

L’aratura ha inoltre un grande significato storico che meriterebbe di essere approfondito in modo accurato. I primi aratri risalgono a circa 6000 anni fa, i primi ritrovamenti in Mesopotamia, poche migliaia di anni dopo la nascita dell’ agricoltura (circa 10500 anni fa). Si pensa che sia stata proprio l’ invenzione dell’aratro e quindi l’aratura a permettere di compiere grazie all’ incremento della produzione i primi passi di sviluppo sociale.

L’aratura è un rito e a noi piace cercare di cogliere tutti gli aspetti che hanno caratterizzato nella storia questa pratica.

Profumo di Terra.


E’ l’aratura il primo atto della nuova annata agraria. L’aratro taglia e rivolta il terreno sprigionando un sentore unico, profumo di terra.